Primo club di calcio a 5 a ripristinare gli allenamenti, una volta arrivato l’ok di Governo e Figc, le Cantine Riunite Tolentino mette nel mirino la ripresa dell’attività anche per i suoi tanti tesserati più piccolini.
Dopo aver dato la possibilità di riprendere a divertirsi ai grandi e ai ragazzi e, ormai vicina alla tipica pausa estiva dell’attività, la società sta allestendo ed ha in cantiere iniziative importanti. Intanto ha ufficializzato un nuovo incarico di rilievo, nominando Paolo Pecchia quale responsabile motorio del settore giovanile.
“Stiamo cercando di capire – spiega Pecchia- come potremo attivarci per il settore giovanile in virtù delle regole e del protocollo sanitario anti Covid. Normalmente per le squadre del vivaio non si fa una vera e propria preparazione atletica, si lavora più su qualità motorie e non sulla quantità. Intanto la Prima squadra continua ad allenarsi al campo sportivo Benadduci, all’aperto. Sta anticipando i tempi e così i ragazzi possono continuare a divertirsi”.
Che tipo di allenamenti riuscite a svolgere? “Gradualmente stiamo cercando di recuperare la normalità di prima, si lavora con attività mirate e personalizzate. Come si dice in gergo gli esercizi sono a secco, vecchio stampo, senza il pallone. Una situazione che favorisce il mantenimento del giusto distanziamento”.
All’orizzonte si staglia la Scuola Calcio Cantine Riunite, l’unica in provincia che può fregiarsi del titolo di Scuola Calcio a 5 avendo ricevuto il prestigioso riconoscimento dalla Federazione. Quest’anno porte aperte a tutti i nati dal 2004 al 2014, troveranno una importante novità, vero? “Sì perché stiamo per far partire un servizio che sarà fruibile da tutte le formazioni. Un esperimento che riteniamo interessante e assai utile. Attiveremo una serie di test in aggiunta a quelli abituali, faremo ad esempio analisi posturali o antropometriche così da avere dati che potremo poi monitorare nel tempo. Un modo per prestare ancora più attenzione allo sviluppo del bambino. Nella mia esperienza ho visto infatti troppe volte ragazzi di 16 anni avere difetti o una tecnica di corsa errata e a quel punto diventa difficile modificarla. In più avremo una nuova collaborazione con l’osteopata Roberto Bucosse”.